Il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del Piano Impresa 4.0, a giugno 2020 ha inserito nel Decreto Crescita incentivi per 100 milioni di euro destinati ai progetti di trasformazione tecnologica e digitale delle micro, piccole e medie imprese.
Nel mese di ottobre è stato pubblicato il decreto attuativo del bando digital transformation, in cui vengono specificati i dettagli che riguardano i criteri di scelta e la presentazione delle domande, che potranno essere inviate a partire dal 15 dicembre e che continueranno ad essere prese in esame fino a quando i fondi a disposizione non saranno esauriti.
L’obiettivo del Ministero è quello di facilitare il processo di trasformazione digitale in alcuni settori, aiutando start up innovative e piccole e medie imprese italiane ad essere più competitive sul mercato, ottimizzando crescita e sviluppo.
Le domande saranno valutate da Invitalia mentre le risorse saranno gestite dal Fondo Nazionale Innovazione. Per le aziende sarà possibile partecipare in forma aggregata ed è prevista anche la possibilità di cofinanziamento dei progetti nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020.
Andiamo ad analizzare la proposta del bando digital transformation per le PMI nel dettaglio
Che cos’è il bando digital transformation e a chi si rivolge
Il bando è nato per incentivare la trasformazione tecnologica delle piccole e medie imprese, attraverso le tecnologie avanzate previste nell’ambito del Piano Impresa 4.0 e altre tecnologie relative alla trasformazione tecnologica e digitale di filiera.
Le PMI che possono presentare la domanda devono operare in via primaria o prevalente nei seguenti settori specifici:
– Settore manifatturiero o dei servizi diretti alle imprese manifatturiere
– Settore turistico per le imprese impegnate nella fruizione dei beni culturali tramite sistema digitale
– Settore commercio
Le domande saranno valutate da Invitalia e Infratel che terranno in considerazione dei criteri di base tra cui:
– La solidità patrimoniale ed economica dei beneficiari
– La qualità del progetto in base agli obiettivi del decreto
– I costi del progetto
– La definizione dei parametri legati alla realizzazione del progetto
Le agevolazioni concesse attraverso il bando digital transformation sono calcolate su base nominale dei costi e delle spese ammissibili del progetto pari al 50% così suddiviso:
– 10% contributo
– 40% finanziamento agevolato
Il soggetto che beneficia del finanziamento agevolato è tenuto a restituirlo a decorrere dall’ultima rata ricevuta, senza l’aggiunta di interessi, secondo un piano di rate semestrali entro un lasso di tempo della durata massima di sette anni.
Il beneficiario può richiedere, anche a titolo di anticipazione, che venga erogata la prima quota pari al 50% della somma incentivata entro 12 mesi dalla data di concessione. La cifra rimanente potrà essere richiesta entro 60 giorni dalla data di conclusione del progetto, allegando una relazione tecnica finale, e sarà liquidata entro 90 giorni dalla richiesta.
Possono candidarsi al bando le piccole e medie imprese che, al giorno di presentazione della loro domanda, abbiano i seguenti requisiti:
– Risultano essere iscritte come attive nel Registro delle Imprese
– Nell’ultimo bilancio depositato devono aver fatturato almeno 100.000 euro
– Devono aver approvato e depositato presso il Registro delle Imprese almeno due bilanci
Sono escluse le PMI che risultano sottoposte a:
– Stato di fallimento
– Procedura concorsuale
– Liquidazione anche qualora fosse volontaria
– Concordato preventivo
– Amministrazione controllata
E’ possibile partecipare al bando anche attraverso progetti congiunti, non superando il limite di 10 imprese coinvolte. In questo caso i progetti realizzati utilizzando strumenti come il consorzio, il contratto di rete e l’accordo di partenariato dovranno avere come soggetto promotore capofila un digital innovation hub (DHI) o un ecosistema digitale per l’innovazione (EDI).
Cosa finanzia il bando transformation
I progetti coinvolti, provenienti da piccole e medie imprese che operano in Italia, dovranno avere un importo di spesa tra i 50.000 e i 500.000 euro e saranno esclusi i progetti che risulteranno essere avviati precedentemente al bando.
La durata massima dei progetti potrà essere di 18 mesi a decorrere dalla data di concessione delle agevolazioni, sarà tuttavia possibile richiedere, motivandola, una proroga di massimo sei mesi al Ministero dello Sviluppo Economico.
Il bando digital transformation è destinato a tutti i progetti che hanno come obiettivo la trasformazione digitale e tecnologica dei processi produttivi e che prevedono, quindi, investimenti rivolti ad attività di processo e innovazione dell’organizzazione.
Tra le tecnologie che possono essere sovvenzionate, ad esempio, è presente la RFID (radio-frequency identification), un sistema di riconoscimento automatico, che non necessita quindi dell’intervento dell’uomo, sempre più utilizzato nella logistica o nella gestione degli asset.
Un sistema RFID è composto da un tag o transponder, da un lettore e da un sistema informativo di gestione dati. Utilizzando le radiofrequenze, le etichette elettroniche (tag) sono in grado di memorizzare e trasmettere le informazioni, anche a distanza, al reader (lettore) che, tramite un’antenna, le comunica al sistema informatico a cui è collegato che le aggiorna.
Inoltre le etichette RFID, a differenza delle altre, possono essere non visibili perché le onde radio sono in grado di passare attraverso molti materiali come le vernici o il legno, in questo modo il tag può essere apposto anche sul materiale di imballaggio come scatole o pallet, senza rischiare di essere danneggiato.
Tra i progetti che possono essere ammessi ci sono quelli che puntano a incrementare il processo produttivo tramite l’implemento di tecnologie abilitanti individuate dal Piano Nazionale Impresa 4.0 tra cui:
– La realtà aumentata
– La simulation
– L’advanced manufacturing solutions
– L’integrazione orizzontale e verticale
– L’additive manufacturing
– Il cloud
– L’industrial internet
– Il big data e analytics
– La cybersecurity
Sono inoltre ammessi i progetti che puntano a incrementare il processo di produzione tramite tecnologie relative a soluzioni tecnologiche e digitali di filiera che sono finalizzate:
– Al software
– Alle applicazioni e alle piattaforme digitali utilizzate per la gestione e per il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio
– A ottimizzare la gestione delle relazioni con diversi attori e con la catena di distribuzione
Sono incluse tra le soluzioni tecnologiche di filiera anche quelle finalizzate ad altre tecnologie tra cui:
– La blockchain
– L’intelligenza artificiale
– Sistemi di e-commerce
– La geolocalizzazione
– Sistemi di pagamento via internet e mobile
– L’internet of things
– La tecnologia RFID
– Il fintech
– I sistemi elettronici per lo scambio di dati (EDI)
– La system integration applicata all’automazione dei processi
– Le tecnologie per l’in-store customer experience
Come presentare la domanda
La domanda per la candidatura può essere inviata dalle ore 12 del 15 dicembre 2020 tramite una procedura informatica sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico o sul sito di Invitalia, a cui è affidata la valutazione delle richieste che saranno ammesse con ordine cronologico giornaliero a prescindere dall’orario di invio.
Ogni soggetto partecipante al bando, sia singolo che congiunto, può inviare una sola domanda di accesso alle agevolazioni riguardante unicamente:
– Un progetto di innovazione di processo
– Un progetto di innovazione dell’organizzazione
– Un progetto di investimento
Per attuare la procedura bisogna procedere tramite l’identificazione del compilatore della richiesta che sarà il legale che rappresenta o il soggetto beneficiario o il capofila qualora la richiesta fosse in forma aggregata. L’identificazione può avvenire attraverso tre modalità:
– Tramite SPID cioè il sistema pubblico di identità digitale
– Tramite CNS ossia la carta nazionale dei servizi
– Tramite il sistema di gestione delle identità digitali di Invitalia I passaggi da seguire per la compilazione corretta della domanda sono i seguenti:
– Registrarsi ai servizi online di Invitalia indicando il proprio indirizzo e-mail
– Accedere al sito riservato dove è possibile scaricare tutta la documentazione che andrà allegata alla domanda
– Allegare i documenti richiesti
– Per chiudere la procedura di candidatura è necessario avere sia la firma digitale sia la PEC (indirizzo di posta elettronica certificata) del legale che rappresenta la società
– Quando la procedura on line sarà conclusa verrà assegnato un protocollo elettronico
Tra i documenti richiesti che bisogna allegare alla domanda di partecipazione ci sono:
1. la dichiarazione sostitutiva all’atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti di accesso alle agevolazioni e inerente:
– aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla comunità europea
– informazioni finalizzate all’acquisizione della certificazione antimafia
– determinazione della dimensione aziendale e attribuzione del rating di legalità
– norme di prevenzione dell’antiriciclaggio
– valori di bilancio per determinare i punteggi
2. La scheda progetto
3. Lo statuto e l’atto costitutivo
4.In caso di domanda aggregata il contratto sottostante ai rapporti tra le parti
Le domande che saranno ammesse alle agevolazioni saranno comunicate direttamente agli interessati, che dovranno poi sottoscrivere un contratto dove saranno specificati gli impegni e gli obblighi da seguire. Entro i successivi trenta giorni Invitalia procederà con la stipulazione del contratto di finanziamento determinando le condizioni per l’erogazione dei fondi. Il contributo potrà essere revocato qualora vengano violate le disposizioni previste dal DD del 1 ottobre 2020.
Ricapitolando, il bando digital transformation è un’ottima occasione per le start up e le PMI innovative, che potranno candidarsi, attraverso procedura digitale sul sito del MSE o di Investitalia, presentando progetti rivolti a favorire la trasformazione nel campo digitale e tecnologico dei piani produttivi.